Paxi


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  Paxi - Etimologia
La parola fenicia "pachs", che significa trapezio geometrico, cioè isola a forma trapezoidale vista dal mare, è secondo Strabene quella che ha dato il nome a Paxos.

Un'altra versione vuole che una parte degli abitanti di Paxus siciliana, spinta dal bisogno, oppure da una invasione settaria, è espatriata e si e installata a Paxos, dando alla nuova patria il nome di quella originaria (Giorn. Paxos N.50/15-8-27).

Il Vescovo di Paramithia Athinagoras giustifica il nome Paxos dalle placche che venivano estratte a Paxos ed erano destinate all'esportazione. Dalla composizione della parola Παξ= placca e αε o αι = isola, viene il nome dell'isola delle placche.

Moustoxidis ritiene che il nome dell'isola proviene dall'aggettivo πακτϦς (tipo dorico del πηκτϦς).
Il tesoro della lingua greca di Enrico Stefanu trae l'etimologia dal antico verbo πηγνϫω e precisamente dal futuro πήξω.

Secondo un'altra versione il nome verrebbe dalla frase "πακσϮσας θϫρας" (rinchiuse porte), perchè il porto di Paxos è rinchiuso.

Yiannis Doikas crede che la parola PAX-pace è quella che conviene all'isola pacifica di Paxos.


[Dal libro di Spiros Bogdanos Paxos, de ieri ad oggi]  
 
  Paxi - Mitologia
Come tutte le sette isole ioniche, Paxos ha il suo emblema: il Tridente. Si dice che Poseidone, dio dei mari, volendo creare una bella e tranquilla isola lontani dagli uomini a dagli altri dei, per viverci con la sua amata Anfitrite, colpì la parte inferiore di Corfù con il suo tridente e così fu creata Paxos. Con il colpo però perse il suo tridente che fu ritrovato dagli abitanti di Paxos che ne fecero il loro emblema.
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Si dice anche che una volta, viaggiando da Corfù a Lefkada, Poseidone si riposò tra le due isole.

Egli infilzò il tridente nelle acque e come un mostro mitico, l'isola di Paxos emerse dalle spumeggianti onde. I delfini, le foche, i gabbiani e altri uccelli marini si riunirono e popolarono l'isola.
Poseidone posizionò il suo tridente nel punto più alto, Megali Vigla a S. Isavros (250 metri), per indicare la dimora divina. Più tardi alcuni marinai vi giunsero formando i primi nuclei di colonie.

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Dal libro di Yiannis Doikas fuori-stampa "Paxos, History, Folklore, Culture"]


 
  Storia di Paxos
Paxos ha avuto un'evoluzione nel tempo legata a quella di Corfù, affianco ad essa ha combattuto contro invasioni attuate dai pirati e dai turchi. Un vero progresso, comunque è iniziato dall'occupazione dell'isola da parte dei veneziani nel 1386.

Il castello di S. Nicola fu costruito nel 1453 e nonostante il suo stato attuale, continua a ergersi imperioso sull'isola, mettendo in guardia i visitatori con la sua presenza e impressionandoli con la sua semplicità, la sua imponenza, i suoi cannoni e i porti attraverso i quali furono accesi. Un secondo castello fu costruito circa nello stesso periodo: quello di Dialetos, a Babaka nei pressi di Lakka, vicino alla famosa spiaggia di Harami, ma per negligenza non ne rimane più traccia.

Una volta stabilita la sicurezza dell'isola, l'attenzione degli abitanti si spostò sull'incremento della produzione di olive. Le dimensioni dell'impresa e i risultati dei loro sforzi sono ammirabili tutt'oggi. L'intera isola è un'infinita piantagione di ulivi e le varie terrazze di terra sono marginate da km di muretti a secco. Ci sono circa 250.000 alberi di ulivo in tutta l'isola e i resti dei 152 frantoi ricordano ai visitatori la mole di lavoro che una volta Paxos aveva.

Nel 1797, dopo 411 anni di occupazione veneziana, Paxos cadde sotto il controllo del governo rivoluzionario francese. L'occupazione francese durò solo 2 anni dopo i quali l'isola fu proclamata "Repubblica Insulare" dall'alleanza russo-turca e nel 1799 avvalorata dalla stesura di una Costituzione nel 1800. La nuova repubblica rimase sotto il protettorato di Russia e Turchia. Questo stato greco però durò solo 7 anni. Come previsto dagli articoli segreti del Trattato di Tilsit (8 luglio 1807), le isole ioniche tornarono sotto il controllo francese che rimase in vigore fino al 1814. Durante le Guerre Napoleoniche, di quel periodo, l'isola rimase assediata dagli inglesi, periodo durante il quale si verificò una notevole scarsità di cibo. Questo mosse gli abitanti di Paxos alla rivolta, nel 1810, all'uccisione del Comandante dell'isola, il Conte Dimakis Makris e Laskaris Grammatikos e all'ingiuria di molti altri. I francesi comunque riuscirono ad abbattere l'ordine delle cose in pochi giorni e la cerchia dei leader fu punita severamente. Sette di loro furono sparati, nel 1811, nel castello di Corfù, molti furono imprigionati e molti altri isolani furono esiliati. Nel 1814, comunque, la flotta inglese capeggiata dal Capitano (più tardi Sir) Church, con l'aiuto del combattente per la libertà Theodoros Kolokotronis, conquistarono il castello e sconfissero la guardia senza che un solo colpo fosse sparato..

Nel 1817, una nuova costituzione fu firmata, e gli Stati Uniti delle Isole Ioniche finirono sotto il protettorato inglese. L'Alto Commissariato inglese mantenne la suprema autorità nelle isole fino al 1854, quando le sette isole ioniche entrarono a far parte della Grecia.

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Dal libro di Yiannis Doikas fuori-stampa "Paxos, History, Folklore, Culture"]






paxos map 1500 Mappa di Paxos nel 1500
























septinsular trident
Il simbolo di Paxos - il tridente





















Lion
 7 isole - 7 frecci
























 

 
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